Quarantadue anni fa moriva Ernesto Guevara, detto il “Che”.
Moriva un guerriero, un’icona.
Ma soprattutto moriva un uomo che ha avuto il coraggio di guardarsi intorno a testa alta e con gli occhi ben aperti, e quello che ha visto non gli è piaciuto, no. E lui che fa? Si volta dall’altra parte? Finge di non aver visto? No. Ernesto “Che” Guevara, lui prende le armi e combatte. Combatte per una guerra che non sarebbe sua, ma che in realtà è di tutti. Che Guevara è argentino e se ne va a Cuba. Perché mai, si chiede Medioman. Perché l’ingiustizia non ha bandiera. I soprusi non hanno colore.
Il Che, insieme a Fidel e ad altri uomini e donne coraggiosi, ha saputo fare una rivoluzione, portarla avanti e vincerla.
Quarantadue anni fa moriva un uomo con degli ideali veri, con dei principi forti, con il coraggio di chi non ha paura di morire per tutto ciò in cui crede. Hasta la victoria.
SIEMPRE!
Non nascondo di non sapere molto su di lui…ma doveva essere un uomo con una sensibilità unica, con un amore viscerale per i suoi ideali e per un mondo migliore. Non dovremmo giudicare le persone per le loro idee politiche, tante persone non si dovrebbero nemmeno azzardare a dire che era un comunista di merda e per questo meglio che sia morto. Dovremmo giudicare le persone oggettivamente, per l’eredità che ci hanno lasciato, per le parole che hanno detto, per le loro imprese, i loro gesti…e credo che dal Che ci sia molto da imparare. Per ottenere qualcosa di migliore da questa società che vedo sempre più imputridire…
Già…Abbandonare la vita comoda, gli agi, la tranquillità economica per scegliere di vivere in costante pericolo di morte, in mezzo alla giungla, dormendo e mangiando poco, nascondendosi, scappando, combattendo…per difendere degli ideali di giustizia… Mirabile non è la parola giusta, ma è la prima che mi viene in mente.
Lui ha visto qualcosa di buono in questo mondo e l’ha difeso fino alla morte. Oggi lo etichetterebbero “matto da legare”. Io lo chiamo pazzo, pazzo buono, di quel pizzico di follia che ci vuole. Ancora non ho letto Senza perdere la tenerezza, ma ho intenzione di farlo presto!